Serg. Pilota Luigi Ferrari di Verona

Figlio di Giovan Battista, nacque a Verona il 18/06/1895; era Sergente Pilota presso il deposito aeronautica e morì nei cieli di Cordenons il 23/10/1918, durante un volo di ricognizione con a bordo il tenente osservatore Miari Fulcis. Ferrari inizia a volare con la 21^ squadriglia nella primavera del 1917. Nei giorni di Caporetto il reparto si ritira a Ponte San Pietro per riorganizzarsi. In questo periodo viene decorato con la prima Medaglia d'Argento al Valor Miliatare con la seguente motivazione: “Ferrari Luigi, sergente artiglieria a cavallo, 2° gruppo aeroplani, 21° squadriglia. Pilota abile e coraggioso, durante cinque mesi di ininterrotto servizio, compì numerosi e arditi voli, e, dando costante esempio di disciplina e spirito di sacrificio, portò sempre a termine ogni arduo mandato affidatogli. Più volte, attaccato da velivoli nemici, contrappose brillantemente il suo valore e la sua sicura manovra alla superiorità dell’avversario. Cielo del Medio e Alto Isonzo, Maggio-Settembre 1917”. Nel novembre del 1917 passa alla 22^ Squadriglia sul campo di Istrana che proprio in quel periodo comincia ad armarsi con i velivoli SIA 7b. In questo reparto rimane poco perchè il 23 aprile 1918 fa parte della costituenda 4^ Sezione SVA basata a S. Luca Fossalunga con il compito di effettuar missioni di ricognizioni strategiche alle dirette dipendenze del Comando di Aeronautica della nuova 8^ Armata. Il 29 settembre Ferrari insieme al sottotenente Damiano Miari Fulcis sono in missione, quando sono attaccati da tre caccia avversari: i due SVA reagiscono e dopo un lungo duello Ferrari, con l'aiuto di Miari Fulcis ne abbatte uno a Pianzano, mentre gli altri si danno alla fuga. Il 20 ottobre la 4^ sezione SVA si trasforma nella 56^ Squadriglia SVA. Ferrari perde ls vita tre giorni dopo a Sacile, precipitando per la rottura in volo di un ala del suo SVA 11865. Gli fu attribuita una seconda decorazione al valore (Medaglia d'Argento) con la seguente motivazione: “Sergente reggimento artiglieria a cavallo, 4° sezione aeroplani S.V.A. Pilota da ricognizione arditissimo ed instancabile, sempre pronto alle imprese più audaci, compiva numerosissimi voli in territorio nemico, sfidando impavido le artiglierie antiaeree avversarie, che parecchie volte gli colpirono l’apparecchio. Unendo il valore all’intelligenza, portava preziose informazioni sul nemico mediante importantissimi rilievi fotografici, di zone lontane, spingendosi parecchie volte oltre le nostre linee in centri importanti. Si distingueva durante l’offensiva nemica sul Montello, eseguendo a bassissima quota ed in condizioni atmosferiche avverse efficaci mitragliamenti di truppa avversaria. Partendo sempre con la stessa fede e con la stessa serenità, lasciava la vita in combattimento durante una delle ultime azioni di guerra. Medio Piave, Maggio-Agosto. Montello 15-16 Giugno. Cielo di Udine e Gorizia, 24 Giugno-23 Ottobre 1918”