Ten. Dirigibilista Luigi Sommariva di Cerea

Luigi Sommariva nasce a Forlì l'11 aprile 1892 da famiglia ceretana. Diciottenne conseguì il diploma presso un Istituto tecnico di Brescia e si iscrive al Politecnico di Torino nella facoltà di ingegneria. Sportivo ed alpinista fu membro del S.U.C.A.I. (Sottosezione Universitaria del Club Alpino) di Torino. Allo scoppio delle ostilità, nel 1915, entra in Accademia Militare e  venne nominato Sottotenente del Genio. Fu trattenuto a Modena come istruttore, attività che proseguì poi anche presso il deposito del 5° Reggimento Genio Minatori dove venne in seguito trasferito. Luigi divenne  Dirigibilista  e frequentò il corso di pilotaggio a Ciampino dove conseguì la nomina  Ufficiale di Bordo. Sempre a Ciampino partecipò all'allestimento del nuovo dirigibile A1, aeronave destinata alle operazioni in alta quota, che rifiutata dal Regio Esercito per eccessiva rumorosità venne assegnata alla Regia Marina. Luigi seguì il destino dell’aeronave ed effettuato il volo di trasferimento da Ciampino a Grottaglie (Ta), continuò la  difficile messa a punto dell'aeronave, che manifestò anche problemi ai sistemi di governo. Nella notte tra il 6 e il 7 agosto 1918 compì la prima missione di guerra con un azione di bombardamento sulla base di Cattaro. L'aeronave scaricò 18 bombe del peso complessivo di una tonnellata sull'arsenale di Teodo. Sulla rotta del ritorno l’aeronave ebbe un guasto grave cui pose rimedio Luigi con una spericolata manovra a migliaia dimetri di quota. Nella notte del 16 agosto 1916, l’aeronave A1 partì per la seconda missione di bombardamento sulla munitissima base navale austriaca di Cattaro, sulla sponda opposta dell’Adriatico. Non sappiamo se riuscì a portare a termine l’operazione. L’aeronave scomparve nel basso adriatico con tutto l’equipaggio.  Il Ten. Luigi Sommariva fu decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: “Con alto entusiasmo e spirito aggressivo partecipava, quale ufficiale di bordo di aeronave di alta quota e di nuovo impiego, al bombardamento della piazzaforte di Cattaro, dando prova di serenità durante il tiro al nemico e dimostrando competenza tecnica e coraggiosa iniziativa compiendo un volo in ardita e pericolosa manovra nel riparare un’avaria ai comandi di quota dell’aeronave. In una successiva spedizione offensiva a breve distanza perdeva la vita nell’adempimento del suo dovere. – Cattaro 6-17 agosto 1918” (dal Bollettino Ufficiale Anno 1919 dispensa n. 34). Fu anche laureato ingegnere "ad Honorem".