Ten. Pilota Giuseppe Rossi di Legnago

Giuseppe Rossi di Legnago conseguì il brevetto di pilota civile di 1° Grado presso l'Aeroporto di Boscomantico (Vr), il 12 maggio 1937 su velivolo A.S.1. Nato il 17 agosto 1917 da Giovanni e Teresa Tessari, frequentò l'Istituto Magistrale di Montagnana dove, nel 1936-37, venne ammesso all'ultimo anno di studi. L'11 giugno 1938 fu assegnato al Centro di Reclutamento e Mobilitazione della 2^ Z.A.T. e prestò giuramento di fedeltà a Pisa il 3 settembre 1938. Il 20 gennaio 1939 fu nominato Sottotenente Pilota di complemento. Nel frattempo, il 10 agosto 1938 era stato richiamato in servizio e destinato all'aeroporto di Pisa per essere poi inviato alla Scuola di Pilotaggio di Orvieto il 1 settembre 1938. Il 18 maggio 1939 fu nominato Pilota Militare sul velivolo Fiat CR.20 Asso e poi inviato alla Scuola di Pilotaggio di Foggia, il 24 dello stesso mese. Al termine del corso, il 1 settembre 1939 fu destinato al 3° Stormo C.T. e nel giugno del 1940 divenne effettivo al 2° Stormo C.T. . A llo scoppio della seconda guerra mondiale lo Stormo è in Africa Settentrionale e in data 7 luglio 1940 fu assunto in forza dalla 94^ Squadriglia dell'8° Gruppo C.T., operante dall'aeroporto di Tobruk. Gli aerei del Gruppo iniziarono subito le missioni di interdizione nel cielo di Tobruk e di Tripoli, e furono subito evidenti le carenze dei Fiat C.R. 32, che a fine giugno vennero sostituiti con i Fiat CR.42. I combattimenti furono durissimi e le condizioni climatiche sfavorevoli, tanto che l'8 agosto, con quasi tutti i velivoli inefficienti, lo Stormo fu arretrato sull'aeroporto K di Berka, dove si poterono installare sugli aerei motori dotati di filtri antisabbia e procedere alla revisione degli aerei in carico allo Stormo. Il 4 settembre 1940, il reparto tornava in prima linea con le Squadriglie sparpagliate in tutta la Libia, a Derna, sul T4, sul T2, a Sidi Magrum, a Uadi Ed Menastir, a Gambut. Con l'offensiva inglese del dicembre 1940, l'8° Gruppo C.T. fu praticamente cancellato dagli organici della Regia Aeronautica, e l'11 dicembre cedette l'unico aeroplano efficiente al 13° Gruppo, e si trasferì a Benina. Qui fu raggiunto in breve tempo dal 13° Gruppo, ed a partire dal 20 dicembre lo Stormo iniziò il rimpatrio. Il 15 febbraio 1941, Rossi fu dapprima trasferito al 12° Gruppo d'Assalto Autonomo e poi, il 24 marzo al 52° Stormo C.T.. Dal luglio 1941 al gennaio del 1942 una lunga malattia lo costrinse lontano dalle operazioni. Dal 16 novembre 1941 fu riassegnato, su richiesta, al al 12° Gruppo d'Assalto Autonomo C.T. (160^ Squadriglia), dove fu anche addetto alla gestione del Materiale Speciale Aeronautico. Allora in Africa Settentrionale, partecipò a numerosissime scorte di convogli. Rientrato in sede metropolitana, seppur per breve tempo, contribuiva all’addestramento dei nuovi piloti assegnati al reparto. Dal gennaio 1943, cadde di nuovo malato e alternò periodi in ospedale con convalescenze. Il 19 febbraio 1942 fu promosso Tenente ad anzianità. Il 15 gennaio 1943 fu trasferito al 3° Gruppo C. (Personale Forza Assente)dove probabilmente lo colse l'armistizio. Fu decorato della Medaglia d'Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: "Pilota d'assalto coraggioso ed abile, eseguiva numerosi voli di guerra spinti molto dentro il territorio nemico e resi talvolta particolarmente difficili per forti sollevamenti di sabbia. In azioni di spezzonamento, mitragliamento e bombardamento contro mezzi corazzati nemici, condotte sempre a quota bassissima, incurante della nutrita reazione contraerea, che colpiva ripetutamente il proprio velivolo, si distingueva per audacia e spirito aggressivo. Durante un azione, mentre la formazione di cui faceva parte, effettuava un attacco al suolo, veniva assalito da velivoli da caccia nemici, superiori di numero e in netto vantaggio di quota, unitamente agli altri piloti, impegnava un violentissimo combattimento e lo proseguiva strenuamente, contribuendo all'abbattimento di tre velivoli nemici. Dimostrava in ogni circostanza doti di combattente generoso e audace e profondo attaccamento al dovere". Cielo di Marmarica, giugno-dicembre 1940. Il 22 febbraio 1940 conseguì l'abilitazione al pilotaggio del velivolo Fiat CR.42, e nel settembre successivo al velivolo Macchi Mc.200. Sbandato dopo l'8 settembre, si presentò al posto di raccolta di Verona in data 15 giugno 1945. Collocato in congedo, fu riammesso nella rinata Aeronautica Militare Italiana